Valle dello Iato

Il fiume Iato nasce nelle montagne attorno a Piana degli Albanesi e attraversa una profonda valle tra il Monte Signora (1131m) e il Monte Iato (852m), che ne prende il nome, per dirigersi poi verso Nord e sfociare nel Golfo Di Castellammare vicino Balestrate. La valle dello Iato è stata abitata da popolazioni sin dall'epoca preistorica (Grotta Mirabella con disegni rupestri). Sucessivi insediamenti si fanno risalire agli Elimi (IX-VIII sec. a. C.), ai quali seguirono i Greci, Cartaginesi, Romani, Arabi e Svevi, che la conferirono in proprietà alla Chiesa.

Le vicende della valle sono strettamente legate a quelle della città, Ietas, situata in cima all'omonimo monte, la cui distruzione avvenne nel 1200 ad opera delle truppe di Federico II. Del periodo successivo rimangono testimonianze legate all'atttività agricola della fertile valle ricca di acqua: mulini, una cartiera, neviere per la produzione e conservazione del ghiaccio, procure (caseggiati ove veniva ammassato il grano dovuto come dazio all'Arcivescovato).

Il sito archeologico del Monte Iato, ove sono stati condotti scavi dall'Università di Zurigo sin dagli anni'70, ricade nel territorio di S. Cipirrello. Gli scavi hanno messo alla luce strutture appartenenti a varie epoche storiche(orario di apertura: mattine dei giorni lavorativi): provenendo dall'ingresso principale incontriamo l'agorà e l'anfiteatro, poi il tempio di Afrodite e la casa a peristilio. Vicino alla chiesa madre di S. Cipirrelo si trova anche un piccolo museo archeologico con reperti del sito (apertura: tutti i giorni, mattina e pomeriggio)

sito e valle cumuli di resti anfiteatro

tempio di Afrodite villa romana con mosaici

Itinerario:

provenendo da Palermo (Viale della Regione Siciliana) abbiamo percorso la vecchia strada 624 che costeggia la Conca d'Oro passando per Altofonte, Giacalone e Portella Paglia. Qui si infila in uno stretto e profondo canalone dalle pareti scoscese e verdeggianti, il Vallone della Chiusa, per poi aprirsi in un ampia vallata. Si prosegue per S. Giuseppe Iato, comune che si continua impercettibilmenet in quello di S. Cipirrello (chi avesse fretta può prendere la strada a scorrimento veloce Palermo-Sciacca e uscire direttamente allo svincolo di S.Cipirrello). A Sud del paese si imbocca la strada per Corleone, circondando per circa un chilometro la base del Monte Iato, per poi svoltare a est prendendo la strada per S. Cristina. Dopo circa due km, oltrepassata la casa Dalia, sulla sinistra una strada si inerpica sul monte Iato fino ad una piazzola con parcheggio, dalla quale si può proseguire, con un servizio di pulmini a navetta o a piedi (circa 30'), fino al sito .

estratto della piantina dell'aapt

Molto utile per visitare i diversi punti di interesse della valle è la cartina con i percorsi storici e naturalistici in distribuzione all'Azienda autonoma provinciale per il Turismo di Palermo (Aeroporto Punta Raisi, Piazza Castelnuovo, Stazione Centrale) e la Pro Loco di S. Cipirrello.

Ristorante:

Casa Mia, cucina semplice di campagna (contrada Malvello, telefono 091 8463512, da S. Cipirrello SP 4 per Corleone fino al km 17 e poi svoltare a destra SP 4bis per Roccamena per circa 2 km)

Riferimenti:

 

 

 

torna alla pagina iniziale